giovedì 3 gennaio 2008

I dati sono miei e li gestisco io!

Sull'esigenza di centralizzare i nostri dati (interessi, professionalità, foto, ecc.) in un singolo posto accessibile su internet alle reti sociali alle quali siamo iscritti, ho già parlato nove mesi fa, auspicando la nascita di tale archivio unico dell'identità.

Veniamo ai giorni nostri.

Robert Scoble ha un account su Facebook, una delle tante Reti Sociali che esistono su Internet, sicuramente tra le più famose.
In breve, avendo l'esigenza di spostare i suoi dati sociali su altri siti, ha incaricato una società di estrarre i dati per lui, violando, così, i termini di utilizzo di Facebook.

Facebook gli ha spedito una mail intimandolo di non farlo ancora e comunicandogli anche di aver bloccato il suo account.

Hello,

Our systems indicate that you’ve been highly active on Facebook lately and viewing pages at a quick enough rate that we suspect you may be running an automated script. This kind of Activity would be a violation of our Terms of Use and potentially of federal and state laws.


Mi sembra che Scoble stia diventando il classico primo caso che indica un movimento, un cambiamento di rotta.

Anche Dave Winer ne parla.

However, if Facebook doesn't open up and allow people a system to say who can access what information, we still have to create that system somehow. Google could have done it, but they didn't. Same with Yahoo or Microsoft. These companies don't want to empower the users, but if they studied history, they'd see that the evolution of computers always comes in fits and starts. A period when the technology is new and people are snowed by the companies and let them have full control. Gradually people understand what's going on, and figure out they're being screwed but they accept it. And then explosively the whole thing disintegrates in a new layer of technology.


Il grassetto è mio. Credo che i tempi stiano per maturare, riguardo al concepimento dell'archivio d'identità.

Infatti, dataportability.org sta lavorando proprio su questo.

Nella home page si legge.

As users, our identity, photos, videos and other forms of personal data should be discoverable by, and shared between our chosen tools or vendors. We need a DHCP for Identity. A distributed File System for data.


Perfetto, direi.

Magari prima di metà anno cominceremo a vedere all'opera qualcuno di questi archivi. Chiaramente dovranno essere interoperanti tra di loro, magari replicheranno tra di loro le informazioni che noi metteremo su di uno.

Così l'utente riprenderà il controllo di una cosa che gli appartiene e i casi come quello di Scoble Vs Facebook saranno storia. Sperem.

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